Nell’antico eremo della basilica di Sant’Antonino si trova il giardino storico (2000 mq circa) della residenza privata dell’architetto piacentino Giulio Ulisse Arata, da lui restaurato nel secolo scorso. Si tratta di uno dei più bei giardini nella cinta urbana della città, tanto da essere stato annoverato nel FAI.

Il giardino è progettato principalmente sullo schema classico del giardino all’italiana, con siepi di bosso che delimitano aiuole geometriche, vialetti e fontane con faccioni in marmo, nel quale però l’architetto Arata inserì anche ambienti più intimi tipici del giardino romantico come grotte, serre e pensatoi. Arata tenne in considerazione storia medievale antecedente al suo restauro inserendo elementi originali di quell’epoca. Queste diverse istanze si intrecciano con successo in questo giardino che si estende interamente sotto le chiome di stupendi alberi secolari.

La nostra opera di manutenzione del verde si scompone su due piani: il primo consiste nella imponenente gestione ordinaria di un grande giardino (sfalcio e pulizia, potature, irrigazione ecc.), il secondo intento invece è quello di mantenere le aree che più subiscono il passare del tempo, cercando di mantenere le intenzioni originali dell’architetto Arata. Nel fare ciò però bisogna spesso fare i conti con un giardino che nel tempo è mutato e nel quale spesso si sono succeduti rimaneggiamenti, con i quali bisogna comunque confrontarsi di volta in volta. Un compito non sempre facile.